Enti non commerciali, in Redditi 2022 i nuovi codici per la rinegoziazione dei canoni d’affitto

 

Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore martedì 1 Febbraio 2022

A cura di Ilaria Ioannone e Gabriele Sepio

Debutta il nuovo modello dei redditi Enc 2022. Un adempimento a cui – come si ricorderà – sono tenuti, tra gli altri, gli enti pubblici e privati diversi dalle società, i trust che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali, nonché le Onlus. Merita, tuttavia, segnalare che destinatari del modello nell’apposita casella “imprese sociali” saranno anche gli enti religiosi nel caso in cui abbiano costituito un apposito ramo per lo svolgimento di attività di interesse generale.

In questa particolare ipotesi, l’ente religioso, infatti, mantiene nel suo complesso la qualifica di ente non commerciale, seppur in presenza di un ramo “impresa sociale”. Ma vediamo più nel dettaglio quali sono le principali novità.  Così come per il modello 2021, anche quest’anno sono state apportate alcune modifiche che tengono conto delle misure straordinarie introdotte per fronteggiare l’emergenza Covid-19.

In materia di Superbonus, viene infatti prevista nella sezione “Firma della dichiarazione”, la nuova casella “Presenza visto Superbonus”, da barrare in caso di apposizione del visto di conformità dei dati relativi alla documentazione attestante la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla fruizione in dichiarazione della detrazione delle spese per interventi rientranti nel Superbonus. Resta, invece, invariato il quadro RS che già dall’anno scorso era stato aggiornato tenendo conto delle spese di riqualificazione energetica per il calcolo della detrazione nella misura del 110% che nel caso degli enti non commerciali spetta alle sole Onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale.  

Presa in considerazione anche la rinnovata disciplina del Patent box con la possibilità di utilizzare, nella determinazione del reddito d’impresa e del valore della produzione ai fini Irap, la maggiorazione del 110% dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a software protetto da copyright, brevetti industriali, disegni e modelli utilizzati nello svolgimento della propria attività d’impresa. Per usufruirne è stata prevista, inoltre, nel quadro OP la revisione del prospetto per l’esercizio dell’opzione nonché, nel quadro RS, una sezione per indicare i dati relativi all’opzione e il monitoraggio delle informazioni utili, relativi ai beni rientranti nel Patent box. Prevista una apposita  del quadro RQ, predisposta per coloro che intendono dedurre più velocemente il maggior valore imputato ad attività immateriali, mediante il versamento di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’IRAP e di eventuali addizionali.

Integrato, infine, il prospetto (nel quadro RS) per l’applicazione della nuova agevolazione “Ace innovativa”, con un’aliquota del 15% alla variazione in aumento del capitale proprio nel 2021 e per gestirne la fruizione alternativa sotto forma di credito d’imposta. Sul fronte dei canoni di locazione, precisata un’apposita sezione nel quadro RN (RN12) per indicare quelli non riscossi dall’ente locatore nei periodi d’imposta di riferimento e percepiti successivamente nel periodo d’imposta oggetto della dichiarazione.  Discorso diverso per la rinegoziazione dei canoni di locazione, per i quali nei righi RB1 a RB34, sono stati previsti i nuovi codici “6”, “7” e “8”, per gestire i casi in cui sia stato rinegoziato l’importo del canone di locazione dell’immobile ad uso abitativo.

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