
Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore mercoledì 22 Settembre 2021
A cura di Jessica Pettinacci e Gabriele Sepio
Sport dilettantistico, via libera a 90 dei 190 milioni di euro stanziati a ristoro dei canoni di locazione o concessione di impianti e strutture. A pochi giorni dall’emanazione del decreto sul contributo a fondo perduto per le spese sanitarie di sanificazione (cfr. DPCM 16 settembre 2021), il Presidente del Consiglio interviene ad arricchire il quadro di benefici previsti a favore del mondo sportivo con la pubblicazione di un ulteriore provvedimento relativo alle modalità di riparto e i criteri di accesso al Fondo unico (art. 10, comma 7 Dl 73/2021, conv. con modificazioni nella L. 106/2021).
Come noto, il legislatore – in sede di conversione in legge del Sostegni-bis – ha aumentato a 190 milioni di euro il plafond di risorse economiche a favore sul Fondo unico, istituito dall’art. 3 Dl 137/2020 (decreto Ristori).
Il decreto fissa i criteri al ricorrere dei quali i sodalizi potranno accedere al riparto di una parte delle risorse previste. Vale a dire, una quota parte pari a 90 milioni rispetto al limite massimo di 190 previsto per il 2021 dal decreto (art. 2, comma 2 DPCM 20 settembre 2021). In concreto, le ASD e SSD beneficiarie dovranno risultare iscritte al Registro del CONI o Comitato Italiano Paralimpico (CIP) alla data del 31^ gennaio 2021 ed essere regolarmente affiliate ad un Organismo sportivo riconosciuto dal CONI (i.e. Federazioni Sportiva Nazionale, Disciplina sportiva Associata, Ente di Promozione Sportiva). Per l’ammissione, l’ente dovrà altresì comprovare la titolarità di uno o più contratti di locazione/ concessione di immobili con destinazione d’uso strumentale prevalentemente sportiva, la regolarità delle autorizzazioni comunali necessarie per lo svolgimento delle attività e di avere almeno un istruttore/tecnico qualificato dai competenti Organismi sportivi.
Le modalità di allocazione delle risorse seguono step diversi e variano a seconda che le ASD/SSD abbiano già ricevuto o meno contributi a fondo perduto derivanti dal Dipartimento Sport nel 2021. Nel ripartire i primi 90 milioni di euro assegnati al Dipartimento per lo Sport, il decreto in parola prevede, infatti, una corsia preferenziale per gli enti già beneficiari, senza necessità di presentare una nuova domanda ma con un accesso che cambia in base a che siano intestatari o meno di un contratto di locazione. Resta fermo che, in caso di risorse residue, si procederà all’individuazione di ulteriori beneficiari mediante l’emanazione di avvisi pubblici.
Una volta definita la platea dei destinatari, sarà il Dipartimento per lo Sport a pubblicare l’elenco degli ammessi e provvedere ad erogare le somme mediante bonifico bancario.