Il percorso che ha portato alla riforma del Terzo settore raccontato dai suoi protagonisti e da chi è chiamato ad applicarla.
Il Terzo settore è «quell’insieme di enti privati che, senza scopo di lucro, perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale e che, in attuazione del principio di sussidiarietà, promuovono e realizzano attività di interesse generale attraverso il volontariato, la mutualità o la produzione e lo scambio di beni e servizi». È un mondo composto da oltre 5,5 milioni di volontari, 800.000 lavoratori, circa 340.000 enti di base: associazioni, organizzazioni di volontariato, imprese sociali, ong. Il Terzo settore è una preziosa espressione del nostro Paese, ricco di solidarietà e di impegno civile, «è l’Italia che ricuce e che dà fiducia». È un comparto della società e dell’economia nazionale importante per la sua capacità di creare fiducia e coesione sociale anche se spesso è considerato come un mero sostituto delle inefficienze delle pubbliche amministrazioni.
Finalmente le tante leggi che hanno regolato questo mondo, in maniera spesso confusa, sono state riordinate e innovate dalla Riforma del Terzo settore: il Codice del Terzo settore (D. Lgs 117/17) e le norme sull’Impresa sociale (D. Lgs. 112/17). Nella prima parte del libro, Emanuele Rossi analizza la storia della legislazione del Terzo settore; Antonio Fici esamina i principi e i profili generali della riforma; Gabriele Sepio approfondisce le numerose innovazioni di natura tributaria e fiscale; Paolo Venturi si concentra sugli aspetti peculiari delle imprese sociali. Nella seconda parte si commenta, articolo per articolo, il Codice e il decreto sull’Impresa sociale: le figure di spicco del Terzo settore italiano, che hanno partecipato alla stesura della Riforma, ne illustrano i contenuti e ne spiegano la portata innovativa.