
New Economy
La New Economy ha contaminato ormai i modelli organizzativi e produttivi aprendo nuovi scenari e rivoluzionando i tradizionali parametri dello spazio e del tempo.
Di fronte a questi incessanti cambiamenti che incidono sulla vita di tutti noi modificando i comportamenti di privati, aziende e istituzioni ci sono ancora tante regole da costruire. La tecnologia è stata più veloce del legislatore. Inquadrare sotto il profilo civilistico e soprattutto fiscale le nuove frontiere degli scambi digitali, della web tax, dell’utilizzo dei dati è una sfida fondamentale.

Quando parliamo di New economy, solitamente facciamo riferimento all’insieme dei fenomeni economici, sociali e culturali, associati allo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni. Le imprese appartenenti ai settori economici da cui trae origine questo sviluppo si sono caratterizzate per ritmi di crescita sostenuti e hanno dato vita a un mercato estremamente ampio e dinamico. Con tale termine, si fa riferimento all’introduzione e alla diffusione di nuove tecnologie che determina cambiamenti profondi a livello economico e sociale, con una conseguente accelerazione della crescita della ricchezza, della produttività, dello sviluppo sociale, associata a una trasformazione degli stessi modi di vita.
In tale contesto, si inserisce proprio l’avvento dell’economia digitale che ha sovvertito i tradizionali paradigmi legati alle dinamiche competitive di mercato, nonché ai modelli di consumo, favorendo il processo di digitalizzazione nei confronti di imprese, individui e Pubblica Amministrazione.
La digital economy ha permesso, tramite la digitalizzazione di ogni aspetto della quotidianità, di annullare le distanze fisiche, prima, e di liberalizzare gli scambi, poi, dematerializzando conseguentemente il concetto di “accesso fisico al cliente”.
A fronte di tale fenomeno, ho svolto un’attività non solo professionale, legata alla consulenza tributaria in favore dei grandi player mondiali del web, ma anche di profonda analisi e ricerca dei relativi impatti sui meccanismi di tassazione.
Si pensi all’ascesa del commercio elettronico (diretto e indiretto), ormai incluso nelle abitudini di consumo di tutti noi, a cui è indissolubilmente associato il concetto di “frontiere virtuali”. I meccanismi di tassazione dovranno dunque essere rimodulati secondo una logica di superamento delle mere barriere fisiche, argomento sul quale ancora si alimenta vivacemente il dibattito pubblico, sia nazionale che internazionale.
Un esempio è rappresentato dalla web tax (o imposta sui servizi digitali), per la quale, nel settembre 2019, ho presentato un position paper, commissionato da Confcommercio, al fine di una revisione dell’attuale sistema legislativo interno.
Inoltre, visto che il contesto normativo nazionale, europeo e sovrannazionale è in continuo mutamento, nella qualità di professionista esperto, mi sono occupato di assistere grandi player del settore in materia di imposte dirette ed indirette (IVA), sul modello di business da adottare con ottimizzazione dei costi fiscali e sulle operazioni spesso transnazionali effettuate mediante l’utilizzo di mezzi elettronici (“e-commerce”).
L’evoluzione dell’economia digitale ha indubbiamente favorito la genesi di un altro fenomeno epocale, rappresentato dalla cd. Industria 4.0, altrimenti definita come “Quarta rivoluzione industriale”.
L’espressione, coniata da tre studiosi tedeschi in seno alla Fiera di Hannover del 2011, si riferisce ad un nuovo paradigma di produzione industriale, basato sull’automatizzazione dei processi produttivi grazie all’uso sempre più pervasivo delle nuove tecnologie, prima tra tutte l’intelligenza artificiale.
L’obiettivo è quello di migliorare l’efficienza produttiva mediante una sempre maggiore interazione tra uomo e macchina, tema oggetto di forte dibattito tra gli studiosi, giacché impone una cruciale riflessione sulla concezione di lavoro. In un ipotetico futuro in cui i robot avranno il sopravvento in determinate mansioni, ad esempio, il sistema tributario dovrebbe necessariamente interrogarsi su una nuova definizione di contribuente.
Esempio chiaro di legislazione finalizzata a favorire questo processo di cambiamento, è rappresentato dal pacchetto di misure fiscali legate al Piano Industria 4.0, poi Impresa 4.0 ed ora Transizione 4.0 (es. Formazione 4.0, Patent box, beni strumentali nuovi, R&S etc.). Su tale aspetto, ho avuto l’opportunità di confrontarmi sulla stampa specializzata e, come relatore, in eventi pubblici destinati agli operatori del settore, oltre ad assistere professionalmente grandi gruppi sulla fruizione dei relativi incentivi fiscali.
New Economy

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