
Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore di giovedì 26 Agosto 2021
A cura di Jessica Pettinacci e Gabriele Sepio
Con la risposta ad interpello 562 del 2021, pubblicata giovedì 26 agosto sul sito istituzionale, l’agenzia delle Entrate interviene sulla portata applicativa della misura contenuta nel Dl Ristori fornendo un ulteriore chiarimento in ordine alla platea dei beneficiari.
La possibilità per una associazione sportiva dilettantistica (Asd) di accedere al credito d’imposta, previsto in misura pari al 60%, per i canoni di locazione dell’ultimo trimestre 2020 (articolo 8 del Dl 137/2020) è un’agevolazione che riprende, nella sostanza, quanto già introdotto col decreto Rilancio 2020 (il Dl 34), in forza del quale l’associazione aveva, peraltro, già fruito del beneficio rientrando tra i beneficiari per espressa previsione legislativa (articolo 29, comma 4, del Dl 34/2020, convertito nella legge 77/2020).
La risposta dell’Agenzia è negativa ed in linea con il tenore letterale del decreto Ristori. Nulla rileva ai fini soggettivi la clausola di compatibilità prevista al comma 2 dell’articolo 8, posto che – a dire dell’Agenzia – il rinvio alle previsioni del decreto Rilancio non risponde tanto alla ratio di ampliare la platea dei beneficiari quanto, piuttosto, di rimandare alla disciplina ivi contenuta in ordine ai requisiti oggetti relativi al calo del fatturato.