
Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore venerdì 1 Ottobre 2021
A cura di Jessica Pettinacci e Gabriele Sepio
Sbloccati i 50 milioni di euro stanziati ad incremento del Fondo per gli enti dilettantistici. Dopo i DPCM del 16 e 20 settembre scorso, continuano ad attivarsi le procedure di accesso alle risorse previste a favore di associazioni e società sportive dilettantistiche (ASD e SSD). Il nuovo DPCM, firmato dal Premier il 29 settembre scorso, interviene infatti ad individuare i criteri e i termini per la fruizione dei contributi a fondo perduto, in attuazione delle previsioni di cui al decreto Sostegni (art. 14-bis Dl 41/2021, conv. con modificazioni in L. 69/2021).
Come già anticipato su queste pagine (si veda “Il Sole -24Ore” del 4 maggio), si tratta di una misura di sostegno aggiunta in sede di conversione del decreto Sostegni, in forza della quale si è provveduto ad aumentare di ulteriori 50 milioni di euro la dotazione del Fondo istituito per i sodalizi sportivi dal decreto Ristori (art. 3 Dl 137/20). Risorse che sono destinate a ristorare le ASD e SSD che abbiano sospeso lo svolgimento della propria attività sportiva a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e che abbiano continuato a sostenere i costi legati ai canoni di locazione/ concessione di impianti e strutture sportive.
A livello soggettivo i requisiti richiamano quelli già recati nel DPCM 20 settembre 2021. Nel dettaglio, per l’ammissione al beneficio, le ASD e SSD dovranno risultare iscritte – alla data del 23 maggio 2021 – nel Registro CONI o Comitato Italiano Paralimpico (CIP) ed essere affiliate ad un Organismo riconosciuto dal CONI (i.e. Federazione Sportiva Nazionale, Disciplina sportiva Associata, Ente di Promozione Sportiva). L’ente dovrà inoltre comprovare la titolarità di uno o più contratti di locazione ad uso non abitativo/ concessione di impianti sportivi pubblici, oltreché la regolarità delle autorizzazioni comunali per lo svolgimento delle attività.
Da notare, tuttavia, ove l’ASD/SSD abbia già fruito di altri contributi a fondo perduto erogati dal Dipartimento per lo sport (es. decreto prot. n. UPS/5098 11 giugno 2020). In questo caso, scatta la clausola di esclusione dal beneficio. Richiesto, infine, il possesso di almeno 20 tesserati (alla data del 30 settembre 2021) e di almeno un istruttore/tecnico qualificato dai competenti Organismi sportivi del CONI/CIP.
Spetterà, poi, al Dipartimento per lo Sport pubblicare un elenco degli ammessi (indicando anche i relativi importi), nonché l’erogazione delle somme tramite bonifico bancario. Restano, peraltro, fermi in capo al Dipartimento i poteri di monitoraggio e riscontro della documentazione contabile circa il regolare utilizzo delle somme ricevute.