Sport dilettanti, in arrivo 53 milioni

 

 

Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore martedì 2 Agosto 2022

A cura di Jessica Pettinacci e Gabriele Sepio

 

Impianti sportivi, in arrivo 53 milioni di euro a sostegno di associazioni e società sportive dilettantistiche (ASD e SSD). Con il decreto, registrato alla Corte dei Conti lo scorso 25 luglio, trova attuazione il provvedimento che fissa termini e modalità di accesso ai fondi previsti dal Sostegni-ter e dal Decreto Energia 2022 per gli enti che gestiscono impianti sportivi.

Tra i beneficiari rientrano le sole ASD e SSD, al ricorrere di due requisiti soggettivi. Vale a dire che siano affiliate ad un Organismo sportivo del CONI (Federazione Sportiva Nazionale, FSN, Disciplina Sportiva Associata o Ente di Promozione Sportiva, Eps) e che risultino iscritte, alla data del 2 marzo scorso, nel Registro Nazionale delle attività sportive dilettantistiche. Il decreto fa riferimento al nuovo Registro istituito presso il Dipartimento per il Sport che andrà a sostituire quello del CONI. Va tuttavia considerato che lo stesso non è ancora operativo posto che le norme che ne prevedono l’istituzione entreranno in vigore a decorrere dal 31 agosto prossimo (art. 10, comma 13-quater, Dl 73/2021, conv. con modif. dalla L. 106/2021). Dalla fine di agosto occorrerà peraltro attendere ulteriori 6 mesi per l’emanazione di un apposito decreto recante le modalità di tenuta, conservazione e gestione dello stesso (art. 11, comma 1 Dlgs 39/2021). È chiaro che, in mancanza di tale Registro, occorrerà verificare l’iscrizione della ASD/SSD in quello CONI, sebbene il DPCM nulla preveda in via transitoria. Ciò anche nella considerazione che proprio le ASD/SSD iscritte attualmente nel Registro CONI saranno le prime a collocarsi nel nuovo Registro sportivo mediante il meccanismo di trasmigrazione automatica previsto dalla riforma.

Altri requisiti previsti sono, poi, quelli di carattere oggettivo. Ai fini dell’ammissione occorre infatti che l’ASD/SSD sia gestore di un impianto sportivo – a titolo di proprietà; affitto; concessione o altro titolo che ne giustifichi possesso o detenzione – e con un numero di tesserati almeno pari a 200 o 30 unità, se il tesseramento avviene rispettivamente con un EPS o una Federazione.

L’affiliazione agli Organismi sportivi CONI costituisce presupposto essenziale, tenuto conto che le istanze possono essere presentate solo per il tramite degli Organismi stessi. Spetta, dunque, a quest’ultimi in prima battuta il controllo sulla sussistenza dei requisiti, nonché la predisposizione di un prospetto recante i dati identificativi delle ASD/SSD potenziali beneficiarie. L’istanza dovrà essere inviata in via telematica sulla base di un modello predisposto dal Dipartimento per lo Sport e di prossima pubblicazione sul sito. A questa occorrerà allegare anche una dichiarazione asseverata da tecnico abilitato circa la regolarità dell’impianto sportivo alle misure e usi richiesti dal DPCM oltreché quella di un commercialista attestante il numero di tecnici della ASD/SSD destinatari di compensi sportivi (e relativo ammontare). Ricevuta la documentazione, sarà poi il Dipartimento per lo Sport a determinare l’ammontare dei contributi per ciascun ente.

 

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