Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore domenica 12 Dicembre 2021
A cura di Jessica Pettinacci e Gabriele Sepio
Mini-proroga per le richieste di fondo ristori per il terzo settore. Con un avviso pubblicato sul sito, il ministero del Lavoro e delle politiche sociali annuncia il differimento da ieri, sabato 11 dicembre, alle ore 18 di domani, lunedì 13 dicembre, dei termini di presentazione delle istanze di accesso al contributo a fondo perduto previsto per gli Ets dal decreto Ristori (articolo 13-quaterdecies del Dl 137/2020). Una decisione dettata anche dalle molteplici richieste di chiarimenti resesi necessarie in questi giorni (si vedano le Faq del 2 e 7 dicembre).
L’ambito soggettivo
In merito ai requisiti soggettivi, destinatari della misura sono quegli enti che – in questa fase transitoria di messa a regime del Registro unico nazionale del Terzo settore – possono già qualificarsi come Ets. Vale a dire Onlus, organizzazioni di volontariato (Odv) e associazioni di promozione sociale (Aps) iscritte nei relativi registri di settore (Anagrafe unica delle Onlus; Registri regionali Odv; Registri nazionale e regionali Aps) alla data del 25 dicembre 2020.
Su quest’aspetto, in base alle ultime Faq ministeriali, si è chiarito che il requisito dell’iscrizione sussiste anche in quelle ipotesi in cui gli enti abbiano mutato qualifica dopo il termine del 25 dicembre 2020, purché in possesso di almeno una delle vesti richieste (Onlus, Odv o Aps) in data antecedente. Ad esempio, potrà presentare istanza una Odv che risulti iscritta nel registro regionale (legge 266/1991) prima del 25 dicembre 2020 e successivamente abbia mutato qualifica in Aps. Ciò in quanto, per il ministero, permane il requisito soggettivo di iscrizione in uno dei registri di settore nella data indicata.
Nello stesso senso si pone, poi, il tema delle coop sociali. Trattandosi di Onlus di diritto (articolo 10, comma 8, del Dlgs 460/1997) e, perciò, non iscritte nell’Anagrafe, non integrerebbero il requisito soggettivo richiesto dalla disciplina del Ristori. L’esclusione dal Fondo Ristori Ets deve, in ogni caso, tenere conto dell’espressa ricomprensione di queste tipologie di enti tra i beneficiari del contributo a fondo perduto per i soggetti che svolgono attività economica (articolo 1 del Dl 137/2020).
Restrizioni Covid
La disciplina non subordina l’accesso al contributo alla verifica del calo di entrate delle attività . Piuttosto, ricomprende tutti gli Ets le cui attività statutarie siano riconducibili ai codici Ateco elencati nell’allegato 1 dell’avviso 2/2021 e abbiano subìto una sospensione/riduzione per le misure restrittive dovute all’emergenza Covid-19.
Divieto di cumulo
La disciplina del Ristori prescrive che gli Ets istanti non debbono aver beneficiato dei contributi a fondo perduto previsti dagli articoli 1 e 3 del Dl 137/2020. Resta da chiarire, invece, la possibilità di presentare istanza da parte di enti che abbiano fruito di altri finanziamenti previsti dai diversi decreti emergenziali. Si pensi, ad esempio, al contributo del decreto Sostegni (articolo 1 del Dl 41/2021). Stando al tenore della norma e in mancanza di espresse previsioni, un ente che abbia beneficiato di tale finanziamento potrebbe a rigore presentare istanza per accedere anche a quello del Ristori.