Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore lunedì 13 Settembre 2021
A cura di Ilaria Ioannone e Gabriele Sepio
Welfare di comunità: per le fondazioni bancarie ci sarà più tempo per accedere al credito di imposta previsto per il finanziamento dei progetti di rilevanza sociale. Questo quanto previsto dal decreto del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali pubblicato lo scorso sabato in Gazzetta Ufficiale (D.m. 30 luglio 2021) e che interviene a modificare il precedente D.M. del 28 novembre 2018. Un provvedimento quest’ultimo che, come si ricorderà, ha dettato le principali procedure applicative per accedere al beneficio fiscale previsto dalla Legge di bilancio 2018 e riconosciuto in favore di fondazioni bancarie che effettuano erogazioni per progetti finalizzati alla promozione del welfare di comunità attraverso interventi in ambiti ben definiti (i.e. contrasto alla povertà, fragilità sociali disagio giovanile tutela dell’infanzia, di cura e assistenza agli anziani e ai disabili, di inclusione socio-lavorativa e integrazione degli immigrati). Si tratta, infatti, di un credito di imposta riconosciuto, a chi decide di investire nel welfare di comunità, nella misura del 65% delle erogazioni effettuate nei periodi d’imposta 2018, 2019, 2020 e 2021.Ma vediamo quali sono le novità introdotte dal D.M.. A ben vedere, dalla lettura del testo, le fondazioni che realizzano progetti di inclusione sociale e contrasto alla povertà avranno più tempo per comunicare all’Associazione di fondazioni e di casse di risparmio Spa (Acri) le delibere d’impegno, riportanti la data, i beneficiari, gli importi assegnati e l’ambito di intervento dei progetti finanziati. Se l’anno scorso, infatti, il termine era fissato al 30 settembre, solo per quest’anno, complice anche il periodo emergenziale che il Paese sta vivendo, si avrà tempo fino al 30 novembre per depositare le delibere. Rinviata anche la scadenza entro cui ACRI dovrà trasmettere all’Agenzia delle Entrate l’elenco delle fondazioni finanziatrici per le quali è stata riscontrata la corretta delibera d’impegno, con relativi codici fiscali e importi. In questo caso, infatti, l’Associazione avrà tempo fino al 10 dicembre (anziché il 31 ottobre). Con la conseguenza che l’Amministrazione finanziaria nei successivi trenta giorni, in base all’ordine cronologico di presentazione delle delibere e nel limite delle risorse annue disponibili, dovrà provvedere a comunicare con proprio provvedimento l’ammontare del credito spettante a ciascuna fondazione. Novità quelle introdotte dal D.M. del 30 luglio 2021 che consentiranno a chi decide di investire in progetti “meritevoli” di avere più tempo per scegliere quali finanziare.